Going Bananas: l’arte contemporanea e la ricerca della notorietà

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  • 26.11.24
  • Una banana, un po’ di nastro adesivo e 6 milioni di dollari. Basta questo per riassumere la vendita record di Comedian, l’ormai celebre opera di Maurizio Cattelan battuta all’asta da Sotheby’s. Ma forse, dietro questa storia, c’è molto di più di quel che sembra. Non solo arte, non solo provocazione, ma una geniale mossa di marketing orchestrata da Justin Sun, fondatore di Tron, una delle piattaforme di criptovalute più note al mondo. Solo un’ipotesi? Forse. Ma il tempismo e la dinamica dell’acquisto sollevano più di un sospetto. Vediamo perché.



    A prima vista, la cifra spesa potrebbe sembrare astronomica: 6,24 milioni di dollari per un’opera che si riduce a una banana e un rotolo di nastro adesivo. Noi di Remida ci siamo armati di calcolatrice e abbiamo fatto due conti per voi: se foste entrati nel vostro supermercato di fiducia con 6 milioni in tasca, sareste potuti uscire con circa 10 milioni di banane. Una giornataccia per il magazziniere, non c'è dubbio. E anche per voi, visto che per trasportare le vostre banane vi sarebbero serviti 57 camion o, se preferite evitare il traffico sulla provinciale, una flotta di 10 Boeing 747. E invece il nostro caro signor Sun ha deciso di investire quella cifra per una singola banana.



    Potrebbe sembrare follia, ma se letta attraverso la lente del marketing questa operazione può rivelarsi un vero affare.





    Con una spesa relativamente contenuta, Justin Sun è riuscito a conquistare l’attenzione dei principali media internazionali, generando un’esposizione globale che in termini pubblicitari avrebbe richiesto decine, se non centinaia, di milioni di dollari. I nomi di Sun e della sua piattaforma Tron sono apparsi su testate mainstream come il New York Times, la BBC e il Guardian, raggiungendo potenzialmente miliardi di persone in ogni angolo del globo e un ritorno di visibilità senza precedenti.



    Ma parliamoci chiaro, chi è veramente Justin Sun? Il suo è un nome piuttosto noto nel mondo delle criptovalute e della tecnologia blockchain. Fondatore di Tron, una piattaforma che punta a decentralizzare internet, e noto investitore nel settore, Sun è spesso al centro dell’attenzione per le sue mosse provocatorie e mediatiche. Non è nuovo a gesti eclatanti: basti pensare alla sua cena con Warren Buffett da 4,5 milioni di dollari, comprata all’asta con l’obiettivo di promuovere le criptovalute. Insomma, il ragazzo sa come usare il marketing a suo vantaggio, mescolando provocazione, business e cultura pop per far parlare di sé in tutto il mondo.



    E poi c’è il tempismo. La vendita all’asta è avvenuta proprio nei giorni in cui il mercato delle criptovalute ha registrato le performance migliori di sempre, trainato da un rialzo del bitcoin in seguito all’elezione di Donald Trump e al rinnovato ottimismo verso politiche favorevoli al settore. Coincidenza? Forse. Ma è difficile non notare come l’acquisto abbia amplificato l’attenzione sulle crypto in un momento già favorevole, dando a Sun e alla sua piattaforma Tron un ulteriore vantaggio competitivo. Se questa fosse davvero una strategia di marketing, non sarebbe solo provocatoria, ma incredibilmente efficace. Comedian diventa così un mezzo per Sun, un “veicolo narrativo” capace di unire arte, cultura pop e finanza digitale in un unico, potente messaggio.



    Ma cosa ci dice tutto questo sull'arte contemporanea? Comedian è un esempio di arte relazionale, che sposta il focus dall’oggetto al contesto. Non è la banana a essere al centro dell’opera, ma ciò che essa genera: discussione, dibattito, interazioni. Maurizio Cattelan utilizza ironia e provocazione come strumenti principe per smascherare i paradossi del nostro tempo, e questa vendita lo ha dimostrato. A rendere Comedian ancora più particolare poi è il fatto che l'opera sia corredata da un certificato di autenticità e, udite udite, istruzioni dettagliate su come sostituire la banana quando marcisce. Un dettaglio che rende l'acquisto di questa "banana d'oro" un vero e proprio paradosso artistico: effimera nella sua fisicità, ma eterna nel concetto.



    Non importa se Sun mangerà davvero la banana, ciò che conta è il discorso che l’opera continua a generare.



    E allora, cosa ci insegna questa storia? Che l’arte contemporanea non è mai solo ciò che appare. È concetto molto più di oggetto. Forse non sapremo mai se dietro Comedian c’è stata passione per l’arte o una ben studiata mossa pubblicitaria. Ma una cosa è certa: questa banana ce la ricorderemo. E gli déi del marketing sorridono beffardi.



    Che ne pensate? È arte, marketing o entrambe le cose? Scriveteci a supernova@remidastudio.com: il dibattito è aperto, come ogni grande opera d’arte lo richiede.

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