Metodo ergo Sum

  • Psychosocial Method
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  • 21.04.24
  • “Ma, come un uomo che procede da solo nelle tenebre, decisi di camminare così piano, e di essere in tutto così circospetto che, pur avanzando pochissimo, almeno avrei evitato senz'altro di cadere. Volevo dedicarmi abbastanza a lungo al progetto dell'opera cui ponevo mano, e a cercare il vero metodo per giungere alla conoscenza di tutte le cose accessibili alla mia intelligenza.”

    Eh sì, Cartesio, sul Metodo, ci ha scritto proprio un Discorso intero. Per lui era l’unico modo per evitare di cadere. Perché si sa, come ha detto un poeta ben più contemporaneo, il problema non è la caduta, ma l'atterraggio. (E se hai riconosciuto la cit, drop us a note!).



    Ma senza andare troppo lontano, o troppo indietro nel tempo, od elevarci a livelli filosofici vertiginosi (il buon René continuava dicendo che cogito ergo sum, ed altre simili quisquilie)... non è un mistero che dotarsi di un metodo aiuti a semplificare i processi e a raggiungere risultati duraturi. Che trascendono il vaglio continuo della ragione.



    Quindi?



    Quindi anche Remida ha il suo metodo, certamente. (È nato prima l'oro o la gallina? Forse, in questo caso, la palma d'oro è della piuma). Basato su psicologia, scienze sociali e neuroscienze. In una parola, anzi due: Metodo, Psicosociale.

    Un metodo identitario, che di pari passo va con la Direzione Linguistica® (se ancora ti stai chiedendo cos'è la Direzione Linguistica®, we got you covered. It is the latest addition in the marketing strategy tools. Click here).



    Dritti al punto: in cosa consiste questa metodologia? Da dove nasce, e perché? Innanzitutto perché il nostro lavoro insiste in quello spazio circoscritto dove si crea una comunicazione di valore, con cui avvicinare le persone e stimolarne il senso critico. Dando forma a qualcosa che sia pensabile, processabile, criticabile, oggetto di riflessione.

    Non solo. Vogliamo raccontare delle storie che durino nel tempo, diramandosi all’interno di un brand o di un’azienda, e da lì nel mondo. Per farlo, serve una strategia: la nostra parte da quelle stesse persone che desideriamo mettere in relazione.



    Raccontaci di cosa hai bisogno. E noi ti ascolteremo.



    Ascolto: prima tappa del Metodo Psicosociale. Che mette a sistema le nostre disponibilità, empatie, competenze. Ed umiltà: perché no matter how high you fly, c'è sempre da imparare. Per comprendere, e quindi, per portare la tua storia al mondo.

    Analisi. Welcome to the second base. È il mettere a sistema la serendipia, il creare un percorso di analisi che vuole abbracciare la complessità, anziché ridurla.

    Terzo tempo: the reason why. Chi sei. Perché fai quello che fai. Per chi. E cosa succede, quando lo fai, nel panorama culturale circostante. Sounds like a lot. It is. Ed ecco perché scomodiamo L.I.S.A, T.I.D.E. e S.I.G.H.T: i nostri tool proprietari.



    E forse ti chiederai: ma quando si passa all’azione? Good point, but no rush: perché in fondo, nel migliore dei casi bastano i soldi. Ma a volte occorre il tempo. Usare il tempo per dare senso al tempo (René, dove sei? Ci servirebbe un aiutino qui!). Tempo a noi come persone, e alle azioni che succedono dentro, intorno, e fuori dalla nostra azienda. Ecco a cosa servono i nostri tool psicosociali. Una guida, una bussola.

    Emergere di nuove domande. Epifanie di vecchie risposte.

    Insomma, tutto dipende dall'utente, e da come vogliamo farlo sentire. Tenendo presente che la sua risposta non è sempre cosciente. E non è detto che uno stimolo faccia per forza breccia nel suo organismo, e nella sua memoria.



    Questa, allora, è la vera sfida: che un messaggio riesca ad aprire un ponte nella mente di chi ascolta, e suscitare una risposta emotiva rilevante e positiva. Se una storia riesce a conquistare questo terreno, chi legge se ne ricorderà. Della storia e di chi l’ha scritta. Be’, siccome sei arrivato fin qui, quel ponticello nella tua mente forse lo abbiamo aperto anche noi. Se vuoi riempirlo di altre cose belle, scrivici, che ne parliamo. supernova@remidastudio.com

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