Il tempo? Un business in espansione

  • Interviews
  • All
  • Reading time: 4 min
  • 10.09.24
  • I social media sono il business del tempo. In origine erano pochi i caratteri che riempivano la box del “A cosa stai pensando?” (e già, forse, la domanda era mal posta…). Poi sono arrivate le foto, le storie, i video: prima corti, poi cortissimi, e ora di nuovo lunghi, lunghiiiissimi, almeno secondo le ultime tendenze. Però noi siamo qui per intervistare un fisico, e voi vi chiederete cosa abbiano in comune… Se siete ancora qui (thanks, Zuck, for giving us the attention span of a goldfish!) ve lo sveliamo: la connessione è molto chiara. Siamo così presi dalla frenesia quotidiana che spesso perdiamo il contatto con la risorsa più preziosa e fuggente che abbiamo: il tempo. Insieme a Davide De Biasio abbiamo preparato un viaggio tra fisica e filosofia alla riscoperta della dimensione più affascinante dell’universo. Siete avvisati, non sarà una passeggiata.



    REMIDA incontra DAVIDE DE BIASIO.



    F: Il tempo è una dimensione fondamentale dell’esistenza quotidiana, che influenza ogni aspetto delle nostre vite. Da un punto di vista puramente fisico, cos’è il tempo?



    D: Da un punto di vista fisico il tempo è un concetto affascinante ma sfuggente. La fisica non si preoccupa tanto di definirlo in senso assoluto, quanto di descrivere come i sistemi si evolvono nel tempo. Quindi, cosa facciamo? Lo misuriamo. Il tempo è ciò che misuriamo con un orologio, semplice e diretto. Da qui scopriamo che spazio e tempo non sono entità separate, ma si fondono in un’unica realtà: lo spazio-tempo. E questo spazio-tempo non è affatto statico, ma dinamico, si piega e si deforma in presenza di massa ed energia, rispondendo alle leggi della Relatività Generale.



    È un po’ come scoprire che il palcoscenico su cui si svolge la nostra vita non è solo uno sfondo, ma un attore a tutti gli effetti.



    F: Parlando proprio di Relatività Generale, come ha cambiato la nostra comprensione del tempo e dello spazio?



    D: Einstein ha completamente rivoluzionato il nostro modo di vedere tempo e spazio. Prima di lui, pensavamo al tempo come a un’entità universale e immutabile, uguale per tutti. Ma con la Relatività, abbiamo capito che il tempo e lo spazio sono intrecciati in un continuum spazio-temporale, e che le loro misurazioni variano a seconda dell’osservatore. Due persone in movimento relativo vedranno il tempo scorrere diversamente e non saranno d’accordo sulla lunghezza di un oggetto o sulla durata di un evento. Tuttavia, c’è una costante: la lunghezza nello spazio-tempo, una verità fondamentale che unisce tutti gli osservatori, nonostante le loro differenze.



    F: Qual è la teoria più straordinaria sviluppata a partire dai nuovi paradigmi introdotti dalla relatività?



    D: L’eternalismo è sicuramente una delle idee più sorprendenti che derivano dalla Relatività: passato, presente e futuro coesistono come un blocco unico. Questo concetto sfida la nostra esperienza quotidiana del tempo, che percepiamo come un flusso continuo. La Relatività ci insegna che non esiste un “presente” universale, e l’eternalismo porta questa idea all’estremo, suggerendo che il tempo non passa davvero, ma che siamo noi a muoverci attraverso un universo quadridimensionale dove tutto è già lì, pronto e scritto. È un’idea affascinante, anche se un po’ sconcertante.



    F: Come possiamo conciliare questa visione del tempo a blocco con la nostra percezione quotidiana del tempo che scorre?



    D: È un enigma. È una questione che tocca profondamente la filosofia e la psicologia, ricordandoci quanto la nostra esperienza soggettiva possa differire dalla realtà fisica. La freccia del tempo, ossia il motivo per cui percepiamo il tempo avanzare in una direzione specifica, è uno dei più grandi misteri della fisica. Anche se la Relatività ci descrive lo spazio-tempo come un blocco unico e statico, la nostra esperienza ci suggerisce il contrario. Questo fenomeno potrebbe essere legato all’aumento costante dell’entropia, secondo il secondo principio della termodinamica, ma non abbiamo ancora una spiegazione definitiva. Potrebbe essere necessaria una teoria più avanzata per chiarire questa apparente contraddizione e fornirci una comprensione più profonda del tempo stesso.



    F: Se il tempo è un blocco unico in cui passato, presente e futuro esistono simultaneamente, le nostre scelte sono davvero libere o sono già determinate? In un universo dove il futuro è già "scritto", il concetto di libero arbitrio ha ancora senso?



    D: Se accettiamo l’eternalismo, il libero arbitrio sembra svanire: il futuro è già scritto, che spazio resta per le nostre scelte? Tuttavia non dobbiamo necessariamente abbracciare completamente l’eternalismo. Altre interpretazioni della Relatività potrebbero offrire una prospettiva diversa. Ma prima di tutto, dobbiamo chiarire cosa intendiamo per libero arbitrio: è una nozione complessa. Se lo consideriamo come la libertà di fare scelte non determinate né casuali, anche la fisica di Newton lo escludeva. E con l’arrivo della meccanica quantistica, il determinismo stretto è stato ulteriormente complicato, rendendo il quadro ancora più intrigante.



    F: Guardando al futuro (al nostro perlomeno, che potrebbe essere già passato per qualche simpatico alieno nella galassia di Andromeda) quali sono le domande più intriganti che la fisica teorica deve ancora risolvere riguardo al tempo?



    D: Una delle domande più affascinanti riguarda la natura del tempo a livello microscopico. Ci manca una teoria completa dello spazio-tempo a questo livello, una sorta di “ricetta segreta” che ci spieghi di cosa è fatto. Abbiamo teorie promettenti, come la teoria delle stringhe e la gravità quantistica a loop, ma nulla di definitivo. È un enigma fondamentale che potrebbe richiedere una nuova rivoluzione nella fisica per essere risolto.



    F: Per concludere, quale pensi sia la lezione più importante che possiamo imparare dalla fisica teorica riguardo alla natura del tempo e come possiamo applicarla per coltivare il nostro tempo personale?



    D: La fisica teorica ci insegna che il tempo è molto più complesso e sfuggente di quanto la nostra percezione quotidiana suggerisca. Tuttavia, quando si tratta di vivere il nostro tempo personale, forse la lezione più importante è questa: la fisica non può dirci tutto sul significato del tempo nelle nostre vite. Per capire davvero cosa significhi “vivere il tempo”, dobbiamo rivolgerci anche alla filosofia, alla psicologia, alla letteratura e all’arte.



    Il tempo è ciò che facciamo di esso, e ogni secondo è un'opportunità per creare qualcosa di significativo.



    Il tempo, dimensione complessa e affascinante, è ben lontana dalla percezione lineare e uniforme che ci siamo costruiti. E se anche il tempo non esiste, noi esistiamo lo stesso. Il “nostro tempo” è ciò che esiste. Ecco perché diciamo, provocatoriamente, che quando si pubblica un contenuto si sta sempre cercando di sottrarre qualcosa al tuo interlocutore. Gli stiamo “rubando” tempo.



    Per rubarlo bene, scrivici a supernova@remidastudio.com.

    Stay Golden

    Subscribe to Remida newsletter and get all our issues straight to your inbox