Leggo, o non leggo?
Se anche per voi l’ombra ombrellifera è portatrice di sollievo, ecco qui qualche chicca che abbiamo raccolto lungo il cammino.
A MARGINE DEI MERIDIANI, Georges Simenon
Indicato per climi marittimi ventilati. L’opprimente atmosfera tropicale del libro potrebbe infatti accaldare oltremodo i lettori più soleggiati. Una serie di reportage che il grande scrittore, forse (a torto) più famoso come il padre di Maigret, inviava periodicamente in Francia dai suoi lunghi viaggi ai tropici. Un clima di stasi, umido e opprimente, dove si stagliano figure tragiche come la baronessa de Wagner. Ossessionata dal potere, lo cerca dove forse questo scarseggia. Su un atollo del Pacifico.
L’ASSASSINA, Alexandros Papadiamantis
Questo è un Breaking Bad ante litteram, ambientato nella Grecia del primo Novecento. La protagonista, degna di una tragedia shakespeariana come dei maggiori drammi di Netflix, ci spiega a fondo la logica del male. L’unica possibile.
MANIAC, Benjamín Labatut
La bomba atomica? Una mente. Le relazioni interpersonali? Una bomba a orologeria. In uno stile che attraversa, rivitalizzandoli, entrambi i generi di saggistica e romanzo, Benjamin ci ha droppato un vero capolavoro. A nostro parere, il libro migliore dell’anno.
AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTÀ, Ian Fleming
Dimenticatevi lo Sean Connery tutto d’un pezzo. Dimenticatevi l’uomo che non deve chiedere mai (che palle! Si può dire…) Il Bond originale, quello nato dalla penna di Ian Fleming, non è mai troppo sicuro della sua sopravvivenza. Certo, con le donne ha un rapporto un po’ superficiale… ma attraverso la filigrana del tempo, è invecchiato bene. Molto meglio dei film.
L’IGUANA, Anna Maria Ortese
Scrittrice italiana dimenticata, che da Napoli amata è stata alla fine esiliata, ci porta in un realismo magico che anticipa Marquez e la sua America Latina. In questo romanzo tutto è possibile: ma per davvero?
JAVA ROAD, Lawrence Osborne
Letteratura di viaggio ambientata in Oriente. Dove le regole sociali sembrano ignorare una gerarchia… che al fondo diventa inevitabile. Da leggere tutto d’un fiato, fra l’umida intimità delle notti e un clima che si fa schizoide come i suoi personaggi.
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